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An appeal to the United Nations and its agencies to channel available food resources to needy people and not to farm animals.
This petition will be delivered on World Vegetarian Day (1 October 2009) in New York, Rome and Geneva.
A:
Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon
COPIA:
FAO – Direttore Generale Jacques Diouf
WHO – Direttore Generale Dr.ssa Margaret Chan
Promossa da:
Egregio Sig. Segretario Generale,
nel 1996, la “Rome Declaration of World Food Security” (Dichiarazione di Roma sulla Sicurezza Alimentare Mondiale) riaffermava “il diritto di ciascuno ad avere accesso ad un cibo sano e nutriente”. I firmatari impegnavano anche la loro volontà politica “a sradicare la fame in tutti i Paesi”.
Nel 2008, la malnutrizione e la fame stanno non solo aumentando in molte parti del mondo ma sono pronte a toccare nuovi picchi di sofferenza. Raccolti sprecati e in diminuzione, prezzi che salgono rapidamente, insostenibili pratiche agricole sono solo alcuni dei fattori che si legano per esporre a rischi mortali la vita delle persone vulnerabili.
Non è accettabile che un’enorme percentuale dei raccolti disponibili sia ancora utilizzata per nutrire gli animali d’allevamento, anche nella triste situazione in cui la fame e la malnutrizione uccidono quasi sei milioni di bambini ogni anno.
In nome dell’umanità, una comunità globale responsabile non può più permettersi di investire 7-16 kg di grano o semi di soia, fino a 15.500 litri d’acqua e 323 metri quadrati di terra da pascolo per la produzione di un solo chilo di carne bovina per coloro che hanno i mezzi per pagarla. Più possibilità accessibili e sostenibili sono disperatamente necessarie al fine di garantire il cibo a tutti.
Sfortunatamente, anche se gli esperti della FAO considerano “Il bestiame come una grave minaccia per l’ambiente”, consigliano semplicemente tecniche di allevamento differenti, alcune delle quali implicano il rischio di danneggiare ancora di più, forse irrimediabilmente, un ambiente già vulnerabile.
Tutte le persone affamate, molti milioni di vegetariani e quelli che sono in cerca di sane alternative alle tradizioni distruttive hanno il diritto di aspettarsi da coloro che prendono decisioni, da governi ed organismi internazionali, un’indagine scientifica di tutte le opzioni disponibili, incluso il vegetarismo. Questa risorsa – e stile di vita volto a preservare la vita- merita una ricerca obiettiva e un impegno promozionale, non da ultimo per la sua capacità di decidere della violenta battaglia del “cibo contro l’alimentazione animale” in favore dell’umanità.
Per questa ragione, ci appelliamo alle Nazioni Unite ed alle sue rappresentanze al fine di smettere di ignorare il vegetarismo e per studiarne invece i poliedrici benefici, con l’intento di incorporarli in future strategie per un mondo senza fame.
Cordialmente,
firma
Fonti:
1. Universal Declaration of Human Rights (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani): “Ognuno ha il diritto ad un tenore di vita adeguato alla salute e al benessere personali e della propria famiglia, cibo incluso…”
2. Rome Declaration of World Food Security (Dichiarazione di Roma sulla Sicurezza Alimentare Mondiale): “Noi consideriamo intollerabile che più di 800 milioni di persone ovunque nel mondo, e particolarmente nei Paesi sviluppati, non abbiano abbastanza cibo da soddisfare le proprie esigenze nutrizionali minime. Questa situazione è inaccettabile.”
3. FAO: Livestock a major threat to environment (Il bestiame come una grave minaccia per l’ambiente)
Approfondimenti:
1. Jens Holm: The livestock industry and climate – Over a third of all grain harvested becomes fodder. Is that rational? (L’industria del bestiame e il clima – Oltre un terzo di tutto il grano raccolto diventa foraggio. Ciò è razionale?)
2. Swiss Union for Vegetarianism: The Ecological Consequences of Meat Consumption (Le conseguenze ecologiche del consumo di carne)
Translation: Cristiana Lauri, Kind Translators
If you have any questions or remarks to this petition please contact: info (at) evana.org